La pianificazione e la gestione dei progetti sono fondamentali perché un’azienda funzioni. Spesso non si è consapevoli di tutte le variabili che influiscono sulla buona riuscita di un lavoro, né di tutte le persone che vi sono coinvolte. In un’agenzia di traduzione il traduttore professionista è importante tanto quanto lo è il project manager che gestisce tutto il progetto. Oggi ti sveliamo tutto quello che hai sempre voluto sapere sui project manager di un’agenzia di traduzione e non hai mai osato chiedere! E lo facciamo grazie alla collaborazione dei project manager di Okodia.

Che cos’è un PM o project manager?

Un PM è un facilitatore. Se un cliente contatta un’agenzia di traduzione perché ha una traduzione da fare, vuol dire che non sa chi potrebbe farla, quanto tempo ci vuole, quanto costa, se il risultato finale sarà buono o cattivo. Il project manager si occupa di organizzare tutto il processo, affinché il cliente possa delegare completamente, dal contatto iniziale fino alla consegna della traduzione.

La gestione di progetti consiste nell’adattarsi a ognuna delle parti e far sì che tutto vada bene, facilitando il più possibile il lavoro a tutti, anche se ciò comporta più lavoro per il project manager.

I project manager, essenziali in un’agenzia di traduzione

La figura del project manager è essenziale in ogni tipo di azienda di traduzione, come un’agenzia di traduzione di Milano. Si occupa di analizzare i file, fare i preventivi, distribuire il lavoro e verificare i file finali. È presente in modo considerevole in tutte le fasi del processo. Questa figura è fondamentale per affiancare il traduttore. Gli dà una mano se ne ha bisogno e fa sì che il progetto riesca nel migliore dei modi. Inoltre, si assicura che il risultato finale sia adeguato alle esigenze del cliente.

Il lavoro più importante di un project manager è…

La maggior parte degli utenti pensa che il lavoro di un project manager in un’agenzia di traduzione sia più legato al fattore economico. Ma questo non è il suo unico compito. Un PM deve badare agli interessi dell’azienda, ma è molto importante anche che riesca a far sì che sia i linguisti sia il cliente siano contenti di collaborare con l’agenzia. La sua funzione è molto complessa. Infatti, deve assicurarsi che un progetto proceda alla perfezione dall’inizio alla fine.

I project manager devono essere traduttori professionisti?

Essere traduttore professionista permette di gestire i progetti con più libertà, individuando potenziali problemi, traduzioni erronee e altre questioni inerenti la qualità che, altrimenti, potrebbero passare inosservate. Un PM può non essere traduttore se ha una vasta conoscenza delle proprie principali lingue di lavoro. Anche in questo caso, però, essere traduttore professionista torna molto utile quando si analizzano e si revisionano i file. Un traduttore è abituato a pensare in un certo modo e a prendere decisioni linguistiche. Se il PM è traduttore, è possibile che percepisca certi problemi o le difficoltà che una traduzione può comportare. Ciò gli permette di anticiparli e risolverli per quanto possibile, affinché il traduttore possa lavorare più comodamente ed essere più efficiente.

I suoi compiti in un’agenzia di traduzione

La giornata di un PM è un costante saltare da un compito all’altro, a seconda delle urgenze e degli imprevisti che sorgono. In pratica, si occupa delle consegne ai clienti programmate per quel giorno, delle revisioni dei lavori che riceve dai traduttori e, contemporaneamente, di avviare i nuovi progetti di traduzione che arrivano quel giorno, alternando una cosa con un’altra.

Esiste il project manager perfetto?

Il project manager di un’agenzia di traduzione dev’essere esperto in multitasking, con un gran senso critico. Deve mettere in discussione le traduzioni e persino le istruzioni proposte dai clienti, per suggerire l’approccio che ritiene corretto. A volte si pensa che siano meri intermediari, ma in realtà devono metterci il proprio know how per poter consigliare i clienti durante tutto il processo di traduzione, avvalendosi sempre dalle conoscenze e dell’impegno della nostra rete di traduttori.

Un bravo PM dovrà anche avere sangue freddo e non farsi prendere dal panico per le urgenze o quando qualcosa non va come si aspettava. Alcune delle sue qualità e attitudini più utili sono la capacità di gestire lo stress, la pazienza, lo spirito critico, la gestione del tempo, la flessibilità, la capacità di negoziazione e il multitasking.

Le più grandi soddisfazioni di un PM sono…

Per i project manager è una grande soddisfazione verificare che il proprio potere decisionale o la capacità di risolvere problemi molte volte sono determinanti affinché i progetti vadano a buon fine. La visione globale del PM su tutto il progetto: consegnata la traduzione, analizza le sfide che sono state superate in quel progetto sentendosi orgoglioso del risultato raggiunto.

Rocío González

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